MESSAGGIO STRAORDINARIO DELL’8 DICEMBRE 2002
(Immacolata Concezione)
Sia lodato Gesù Cristo, perché sono chiamata ad essere la Madre del Figlio di Dio.
Cari figli, sono l’Immacolata Concezione, partecipate alla grande gioia di tutta la Chiesa nel contemplare oggi questo singolare privilegio di cui la Santissima Trinità mi ha adornato in vita, della Mia divina maternità, perché attraverso di Me tutto il Paradiso, col coro degli angeli e dei santi, possa cantare a Dio la più grande gloria.
Preservata dal peccato, ricolma di Grazia, perché scelta a diventare la madre del Verbo e destinata a donarvi Mio figlio Gesù.
Cari figli, ho vinto, quando, con il Mio Si, il Verbo si è fatto carne nel Mio seno e quando, sul Calvario, Mio figlio Gesù si è immolato sull’altare della croce.
In Lui, che tutti vi ha redenti, si è compiuta la Mia completa vittoria.
Figli miei, in quella notte di stelle così luminose, profonda luce è sorta. Il Mio piccolo Bambino è nato nel momento in cui nessuno lo attendeva, quando nessun luogo si era aperto a riceverlo, nasce nella povertà e nel dolore di questo rifiuto e i suoi primi vagiti sono solo di pianto. Sente il rigore del freddo, lo avvolge tutto il gelo del mondo. Il Mio Cuore Immacolato ha raccolto le prime lacrime del Bambino Divino, si sono confuse con quelle del Mio cuore e le ho asciugate con i Miei baci di mamma.
Cari figli, vi invito a consacrarvi al Mio Cuore Immacolato e a quello di Mio figlio Gesù.
Pregate, pregate, pregate.
Vi invito alla prossima chiamata il 12 gennaio 2003, ore 15.30.
La Madonna era vestita di bianco, con manto e cordone azzurro. Era accompagnata da cinque angeli, uno fra i cinque era l’Arcangelo Gabriele.